I caccia USA che non osano sfidare i turchi, massacrano invece l’esercito siriano. La Russia li ignora!

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Di Andrea Atzori

 

Il destino della Siria e di tutto il medio oriente sta prendendo forma. La guerra vinta dalla coalizione a guida russa si sta trasformando in una vittoria di Pirro.

 

Gli Stati Uniti hanno attaccato le forze dell’esercito regolare siriano oggi, vicino al fiume Eufrate, provocando centinaia di morti. Non è la prima volta e gli americani dimostrano di non voler desistere.

 

Assad è rimasto solo. I caccia russi si alzano in volo solo quando non ci sta di mezzo l’aviazione israeliana o statunitense. Anche l’Iran ed Hezbollah, tra poco, dovranno pensare a difendersi, in quanto verranno attaccati sul loro territorio, sia dagli USA che da Israele ed Arabia Saudita.

 

I siriani tentano di riprendersi i territori occupati dai miliziani islamici e dagli americani che li sostengono, presso Raqqa.

 

Ma gli statunitensi che non si sono rivoltati contro Erdogan che ha attaccato i curdi, reagiscono invece contro l’esercito siriano che in effetti è l’unico a stare in Siria, legittimamente, essendo sul proprio territorio nazionale.

 

Allora, il significato è univoco! La Turchia può permettersi di combattere contro gli alleati USA ma non la Siria. Infatti la Turchia è un alleato Nato, per cui non possono non essere d’accordo. E’ una realtà incontestabile! Gli Stati Uniti hanno già annesso con ciò, territorio di un altro Stato sovrano, occupandolo con la forza e solo con la forza potranno essere snidati.

 

Ma Assad non è in grado di confrontarsi con una tale potenza ed è destinato a soccombere. La Russia non ci pensa neppure a contrastare e scontrarsi con gli Stati Uniti che considera, ancora e sempre, un proprio alleato strategico, continuando a scodinzolare appresso al suo padrone, come fanno i cagnolini: si accontenterà di mantenere quelle regioni in cui ha già dislocato le sue basi militari. In ogni caso, ha già dovuto subire un attentato con dozzine di droni sulla sua base di Hmeimin, quindi non è neppure sicuro che riuscirà a tenerle.

 

Potrebbe anche accadere che l’esercito russo levi le tende e faccia ritorno in patria. I terroristi scappati da Raqqa, sono stati ricompattati e rifocillati dagli americani e sono già in condizioni di poter combattere, probabilmente, con l’esercito turco, travestiti da forze moderate.

 

Eppure Erdogan è impegnato con il processo di pace avviato da Putin ad Astana; ergo Putin lo tollera per motivi suoi. Così come tollera gli Stati Uniti ed Israele, dimostrando in pratica di essere colluso.

 

Infatti, probabilmente, non potrebbe neppure agire diversamente, in quanto ci perderebbe troppo, ma non sul piano istituzionale, bensì su quello personale. Egli potrebbe dipendere dagli americani, per via dei suoi interessi economici e finanziari. Per tale motivo non è stato neppure inserito nella lista c.d. anti Putin, preparata e divulgata, da Washington.

 

A pensar male, come dice il proverbio, si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca!Tutti gli altri dirigenti russi sì, ma lui no. Anche Israele ha ripetuto l’attacco missilistico su Damasco, mentre ancora Nethanyahu si trovava a Mosca, in visita da Putin, che lo ha accolto con grandi onori.

 

Fino ad ora, francamente, non ci credevo, ma ora penso anche io, come ha sempre sostenuto la stampa occidentale mainstream, che tra Russia ed USA, finirà come nella seconda guerra mondiale: si spartiranno il territorio della Siria, come fecero con l’Europa e la Germania, dimostrando con ciò che la loro alleanza strategica del secondo conflitto mondiale, ancora perdura.

 

A questo punto c’è da sospettare che neppure un attacco diretto della Nato contro la Russia, sia sufficiente a indurre Putin a reagire. Piuttosto preferirà rinunciare alla sua carica e trasferirsi con la sua famiglia, in altre parti del mondo, a godersi le sue immense ricchezze.

 

Il miracolo sul Mincio, con Leone Magno che blocca Attila, re degli Unni, sarebbe rinnovato. Per altri millenni i preti potranno rinnovare e tramandare la loro leggenda secondo cui “angeli alati” sono scesi dal cielo per disarmare la Russia.

 

Come Roma e il suo Impero, anche l’Impero statunitense potrà sopravvivere, ma non per molto. La sua caduta è ormai un processo irreversibile. Come lo fu per Roma. In ogni caso, non di miracolo si sarà trattato, ma di una banale questione venale, una montagna di soldi!

 

 

Post scriptum. Se Putin insiste nel dichiarare di essere in Siria per combattere lo Stato Islamico non gli Stati Uniti, significa che l’esercito degli Stati Uniti può arrivare fino a Damasco senza che la Russia lo contrasti.