Rapporto tra ISIS (AL QAEDA) e USA: amore-odio o truffa conclamata

 

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Di Andrea Atzori

 

 

 

 

In medio oriente a morire sono sempre gli innocenti!

Finalmente, gli Stati Uniti ce l’hanno fatta. Sono riusciti a divertirsi di nuovo. Ancora una volta, sfogando quella passione incontenibile ed irreprimibile, di sganciare bombe potentissime, devastanti , ultimi ritrovati tecnologici, frutto di ricerche scientifiche mirate, sul territorio di già martoriati paesi mussulmani, destinati ad essere spazzati via, definitivamente, dalla faccia di questa terra.  Senza neppure sentirsi in dovere di ricorrere a nuove giustificazioni, per fornire una patente di legittimità, a questa ennesima, plateale violazione delle sovranità nazionali, del diritto all’autodeterminazione dei popoli, dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

La fantasia si è forse inaridita? Oppure la loro malafede nel condurre tali  violazioni all’ordinamento giuridico internazionale, è divenuta tanto chiara e incontrovertibile, da non consentire il ricorso ad ulteriori scuse, pena la caduta in una situazione di ridicolo  disarmante?  Il giochetto è ormai di una banalità assoluta. Se non ci fosse da piangere, l’opinione pubblica mondiale scoppierebbe a ridere.  E’ dai tempi dell’invasione russa in Afghanistan che la Casa Bianca si serve delle organizzazioni terroristiche saudite, per combattere i suoi nemici, reali o, anche solo inventati, al solo scopo di espansionismo imperialista. Finito il tempo dei servigi resi al potere imperscrutabile della superpotenza americana, queste organizzazioni si trasformano in nemici, temibili e temerari, tali da far tremare dalle fondamenta l’intero emisfero occidentale, toccandolo nel nervo più scoperto, l’integralismo religioso che l’oppone all’ISLAM.

 Questo fenomeno, per lungo tempo inspiegabile, ha, però un minimo comune denominatore. La famiglia reale saudita, sempre fedele, affidabile ed inossidabile alleata degli USA, legata da rapporti oscuri, tenebrosi con la CIA, avvolti in un fitto mistero. Tanto che le diplomazie del resto del mondo non sono mai riuscite a penetrarli a fondo.  Segreti imperscrutabili che impediscono di comprendere come un paese islamico, un  tempo nemico acerrimo degli israeliti, in prima fila nelle varie guerre scoppiate tra ebrei e palestinesi, si sia poi potuto convertire, schierandosi dalla parte opposta, alimentando un odio ingiustificato tra paesi islamici, fino a provocare guerriglie sanguinarie ed attentati terroristici spaventosi, tra comunità musulmane, un tempo affratellate dalla stessa etnia e civiltà di appartenenza.

Bin Laden, figura quasi irreale e mitica di Al Qaeda, suo fondatore e capo indiscusso, era un principe della reale famiglia saudita.  Ma, stranamente, le stragi e lo sterminio dei popoli mediorientali, operato con bombardamenti aerei e invasioni militari di terra, dalla NATO, legittimate dagli aggressori, con l’inimicizia ormai scoppiata contro il terrorismo integralista islamico, cioè Al Qaeda, non ha mai incrinato i rapporti di conviviale  familiarità di tutti gli inquilini della Casa Bianca, con la Real Casa Saudita.  Anche dopo l’attentato alle Torri gemelle, anche dopo la morte fantomatica di Bin Laden per mano delle forze speciali americane.

Insomma, questo incendio nel mondo islamico, appiccato dagli occidentali, vede metà di quel mondo, cooperare con gli stessi cristiani. Addirittura impegnati nello scatenare un attacco militare sistematico contro quelli che sarebbero dovuti essere loro stessi confratelli di religione. Insomma, nel ventunesimo secolo, assistiamo al sovvertimento totale, irrazionale, dei pilastri sui quali si è retto l’assetto dei rapporti internazionali tra gli Stati di questo strano pianeta.  Le relazioni Casa Bianca-Regno Saudita, sono ancora avvolte in un fitto mistero.

Caratterizzate in apparenza, da un rapporto AMORE-ODIO,  che lascia di stucco, stupefatti tutti coloro che si attardano invano nella ricerca di una spiegazione a questo stato di fatto. Anche dopo la sparizione dalla scena politica internazionale del suo capo, Bin Laden, Al Qaeda torna prepotentemente a dominare  e dirigere gli eventi che si susseguono, giorno per giorno, sullo scacchiere mediorientale. E sempre nel rispetto di quel copione ormai stantio di odio amore che lo lega agli americani. Sceso in campo in Siria per combattere ASSAD, nella guerra contro di LUI scatenata da Nato e Sauditi, lo ritroviamo, dopo la sconfitta subita dagli angloamericani, per la ferma presa di posizione di Cina e Russia,  in Iraq a recitare, ancora una volta, la parte dell’organizzazione terroristica, feroce spietata, pericolo numero uno della cristianità non solo in medio oriente.

Stragi infinite, tali da giustificare un nuovo risveglio dello spirito guerriero statunitense, che anche su pressioni del sommo sacerdote di Roma moderna,  lanciano l’allarme conflitto di religione e chiamano alla nuova crociata contro l’Islam. Lo scopo è raggiunto, senza bisogno di ulteriori specificazioni, dinanzi alla comunità internazionale, in cui a contare sono solo gli occidentali.

L’ONU non ha alcuna voce in capitolo, organizzazione soggiogata dagli  USA, fino a confondersi tra loro. Il mondo crede, ancora un volta alla favoletta dell’ISIS (alias Al Qaeda) organizzazione terroristica islamica, minaccia per la cristianità. La Clinton propone al mondo la sua verità. L’ISIS è stata creata da lei stessa, ma le è sfuggita di mano. Un vero affronto all’intelligenza planetaria. Questa organizzazione terroristica non aveva bisogno di essere creata perché è la stessa Al Qaeda, con cui il Pentagono ha sempre mantenuto rapporti tanto stretti, da servirsene a piacimento.

Oltre che in Afghanistan  ed in Iraq venne impiegata nel corso delle campagne militari condotte in Africa settentrionale, in occasione delle c.d. primavere arabe, (destabilizzazione e rovesciamento dei regimi di Egitto e Libia).  Sempre Al Qaeda è stata al fianco degli americani e sempre, costoro l’hanno fortemente armata e vettovagliata. Oggi, per far sorbire la storiella idiota ai popoli del pianeta, si dice sia stata l’aggressione militare americana all’Iraq ad aver innescato questa nuova entità terroristica ispirata solo da propositi di vendetta.

Ma se stanno ancora combattendo in Siria in ubbidienza agli ordini ricevuti dalla Casa bianca, com’è possibile credere ad una balla tanto macroscopica? L’uomo non è più un essere senziente e razionale? Sta finendo, in pieno secolo XXI°, che nessuno capisce più niente? Oppure sono tutti in malafede e fingono solo di aver creduto alla menzogna più grande del mondo?  E’ da stupidi credere che mentre si dichiara ufficialmente che l’ISIS intende portare la guerra in Europa ed arrivare a Roma, questa stia ancora lottando in Siria contro Assad  al soldo degli occidentali, ed, addirittura, la Nato, abbia iniziato i suoi bombardamenti del suolo siriano contro di essa! E’ una assurdità inconcepibile.

Intanto, Obama  e Cameron, avevano già espresso l’intenzione  di intervenire in Siria contro Assad, anche da prima che il pericolo paventato da Al Baghdadi, si manifestasse. Le continue accuse di uso di armi chimiche alla Siria, ne sono sempre state un avvertimento e una minaccia,  più che concreti. Ma queste prove di uso di armi chimiche non si sono mai trovate ed erano difficili da spiegare dopo che l’arsenale di Assad era stato portato via dagli stessi statunitensi.  Si è ricorsi di nuovo, allo stratagemma di trasformare Al Qaeda da amico in nemico. Senza battere ciglio dinanzi alle stragi di poveri e piccoli musulmani, spacciati per cristiani, rese necessarie per far sorbire questa sonora bufala.

Gli USA hanno già proceduto, senza autorizzazione ONU, a cui Russia e Cina hanno già fatto conoscere il loro dissenso ed opposizione, a scatenare raid aerei sia sull’Iraq che sul territorio siriano. Dovunque cadano questi micidiali  ordigni di ultima generazione, provocano disastri incalcolabili specie in termini di vite umane, che sono sempre e solo delle popolazioni ivi residenti, considerato che i terroristi non tengono basi ed hanno rifugi sotterranei  ben protetti.

Cameron ed Obama tuonano contro Assad e continuano ed insistono con le accuse di uso di armi chimiche. Ciò significa che prima o poi, dalla parte della Siria controllata dai ribelli anti Assad, i raid verranno spinti fino a colpire quella ancora nel dominio dell’esercito lealista. Ecco che lo scopo sarà raggiunto. Inoltre pare che anche la Turchia, oltre all’Arabia Saudita, siano intenzionate a scendere in campo con un esercito di terra.  A questo punto l’invasione è scontata e la Siria verrà sottratta ad Assad ed al suo popolo per essere divisa e distribuita, come preda di guerra,  tra i suoi nemici.

 La commissaria ONU Carla del Ponte, ha dichiarato, senza mezzi termini che questa aggressione contro la Siria da parte degli americani, sarebbe in violazione del diritto internazionale, in quanto senza mandato ONU.  La Russia e la Cina, dopo la presa di potere a Kiev in Ucraina, di un governo di rivoltosi filo-occidentale, si sentono minacciate in casa e temono un’aggressione diretta sul loro territorio. La paura impedisce loro di intervenire a difesa di Assad, pur sapendo che questa guerra è mirata ad aprire un varco di accesso a sud, verso l’Asia, per l’esercito della Nato, in previsione dell’imminente guerra totale.

 Putin viene sottoposto ad opera maligna di persuasione, incutendogli il timore, ventilato da Al Baghdadi,  di un attacco terroristico in territorio nazionale, in particolare in Cecenia. Insomma, anche in questo la storiella si ripete. La paura dell’Islam fece credere a Putin che il sostegno agli USA nella guerra in Iraq, fosse anche nel suo interesse, tanto da garantire il proprio assenso in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU. Sarà tanto sprovveduto da lasciarsi abbindolare ancora una volta? Si dice che l’asino ci caschi una volta sola. Staremmo a vedere.

Ma ormai è chiaro che la terza guerra mondiale non potrà essere combattuta solo sulla pelle di un popolo sfortunato come quello musulmano.  Russia e Cina hanno lasciato troppa mano libera agli USA.   Falsamente convinti, egoisticamente e cinicamente, che non sarebbero mai stati coinvolti, in quanto la paura incussa dalla loro forza militare avrebbe dissuaso qualsiasi nemico.  Ma si sbagliano ed il tempo sarà testimone.

Obama, all’assemblea generale dell’ONU ha dichiarato, senza mezzi termini, che il più grande nemico per la sicurezza e la pace nel mondo, oltre all’Ebola sia la Russia, definita come il male peggiore esistente su questo pianeta, un male da estirpare a tutti i costi, costi quel che costi. Lavrov, il ministro degli esteri  russo, ha avuto ancora la forza d’animo di rispondere in termini moderati. Ricordando agli Stati uniti che tutte le violazioni al diritto internazionale, come affermato anche da Carla del Ponte, sono state provocate da loro.

Tutto il pianeta Terra, fin dalla guerra in Kosovo, è arroventato, di continuo,  dal fuoco delle guerre scatenate dalla nato senza mandato ONU. Si salvano solo Europa e Nord America. Ma fino a quando?