Perché l’interesse delle élite deve sempre prevalere su quello delle masse popolari? Non certo nell’interesse della democrazia!

Italia corrotta

Avv. dott. Andrea Atzori

L’ago della bilancia, nella dinamica politica italiana, è sempre stata la corruzione.

Le sinistre aggiogate al carro dei poteri forti hanno perso la loro vocazione popolare, essendosi trasformate in un movimento di destra estrema.

Dalla fine della guerra fredda sono sopravvissuti solo l’apparato politico ed i suoi dirigenti ma non l’ideologia di sinistra. In effetti hanno smesso di perseguire l’interesse pubblico collettivo dedicando tutte le loro forze al soddisfacimento dei propri interessi personali.

Con il sistema della raccomandazione, ereditato da un passato storico che affonda le sue radici nel medioevo, unico vero metodo di governo di quei poteri forti con cui le sinistre sono oggi alleate, cioè poteri finanziari, nazionali ed internazionali, potere clericale, lobby mediatiche, massoneria etc, ciascuno ha potuto coltivare il proprio orticello, sistemando amici e parenti, in particolare attraverso le truffe organizzate nei concorsi pubblici.

Le imprese ridotte ad uno stato di totale fallimento ed abbandono dal ritiro dello Stato dal mercato economico in omaggio al principio del liberismo, hanno dovuto cedere alle pressioni dei politici per poter ottenere gli incentivi economici in contrasto con il liberismo stesso ed assumere il personale da costoro raccomandato.

Gli imprenditori hanno persino perso la vera motivazione che sta sempre alla base della passione per il lavoro, cioè la pura creazione, la paternità della nascita di un organismo produttivo nuovo, alla stessa stregua di un qualunque organismo vivente. Un’orda di dirigenti incompetenti e impiegati e lavoratori demotivati, perché queste sono le conseguenze del sistema della raccomandazione, erano le premesse inevitabili per il fallimento dell’intero sistema economico nazionale.

Va da se che la disoccupazione delle masse dei lavoratori veri, quelli che sul lavoro erano pronti a dare l’anima, non aveva altro sbocco che l’avanzata dei movimenti nuovi di zecca come Lega Nord o M5Stelle, quelli che oggi chiamano populisti.

In realtà la causa di tutti i mali non sono questi nuovi protagonisti dello scenario politico italiano, ma proprio quei poteri forti con i quali le sinistre sono oggi alleate, tradendo quella missione a cui dovevano essere invece del tutto dedite, devote e fedeli, di perseguimento degli interessi del popolo e della collettività.

Se oggi assistiamo al fenomeno di spostamento in massa del consenso popolare dalle pseudo sinistre alle autentiche e veraci organizzazioni che captano il malcontento popolare e lo cavalcano con successo, di cosa hanno da lamentarsi le c.d. sinistre ormai destinate a scomparire dalla scena politica italiana?

La montagna di privilegi e lo spreco di cui si sono macchiate hanno ormai trasformato la loro identità, facendole apparire piuttosto come il tassello di una estrema destra ancora mancante, più vicine all’entourage di Berlusconi che non alle masse popolari.

I politici di sinistra sono ormai ricche personalità del mondo economico finanziario di livello internazionale, aggiogate al carro dei potentati euro-statunitensi, a cui degli italiani non frega men che niente!