Gli italiani sono più ricchi dei tedeschi.

 


Di Andrea Atzori

La stampa tedesca, giorni or sono, ha voluto rispondere agli attacchi dei politici italiani contro l’austerity imposta dalla Germania. La verità da loro sostenuta si fonda sulla considerazione che non solo i cittadini italiani, ma anche quelli greci sono e rimangono più ricchi di quelli tedeschi, in quanto sono prevalentemente tutti proprietari della casa di abitazione mentre i tedeschi vivono in affitto e preferiscono non risparmiare, in quanto spendono molto in viaggi. Cerchiamo di essere obbiettivi. Gli italiani che votano PD e PDL, cioè Berlusconi, lo fanno esclusivamente perchè sono conservatori ed antidemocratici. La politica del mattone ha prodotto una trasformazione sociale epocale in Italia. Non si capirebbe diversamente come mai gli italiani, da popolo comunista che esprimeva il P.C. più forte d’Europa, sia poi divenuto il popolo più fascista d’Europa concomitantemente al fatto che i cittadini italiani oltre a due tre auto per famiglia, ai figli tutti laureati, hanno avuto pure la casa di proprietà, per avere lo Stato italiano, contratto debiti super miliardari con il F.M.I., durante i governi Craxi, per finanziare la politica del mattone. Storicamente è risaputo che spinte sociali verso l’alto sono preordinate all’instaurazione di regimi autoritari e reazionari. E’ quello che chiamano movimento sociale. Il popolo italiano è tornato fascista, ma contemporaneamente, vengono a galla le contraddizioni su cui poggia quella distribuzione generalizzata della ricchezza. La cozzata con le democrazie occidentali era inevitabile, perchè i debiti internazionali non sono stati saldati, sono ancora lì, belli aperti e gli italiani si rifiutano persino di pagare le tasse sulle loro case di proprietà, mentre tutte le altre nazioni hanno seguito altre politiche economiche e sociali che hanno garantito benessere ai cittadini pur non rendendoli proprietari di patrimoni personali. Il cittadino tedesco non è mai stato comunista, non è un proprietario di case, cioè non possiede di suo alcuna proprietà privata, ma sta bene e la sua economia nazionale è florida! I socialisti italiani hanno assecondato questo desiderio del popolo di avere la casa di proprietà solo per i consensi elettorali da ottenere, in vista di quella trasformazione del regime politico imperante che implicava l’abbandono del sistema democratico a favore di quello autoritario. Sulla politica dell’IMU, Berlusconi ha fondato e vinto la sua ultima campagna elettorale. Socialisti e democristiani unitamente alla politica del mattone, esercitarono la loro abilità anche in quella della corruzione del malaffare e della commistione e collusione con le più feroci, agguerrite e temibili organizzazioni criminali. Un sistema di garanzie costituzionali come quello contenuto nella costituzione democratica repubblicana non poteva non essere loro, scomodo e sgradito. L’azione della magistratura ha procurato ai politici non pochi guai e li sta continuando a mettere costantemente in difficoltà. Ecco che il socialismo oltre che della crisi economica per il  debito pubblico stratosferico, è responsabile anche del rischio di ricaduta nella tirannide. Non è un caso che anche gli altri due popoli che, come l’Italia, stanno sperimentando la stessa situazione di crisi economica profondissima, e rischiano di perdere la sovranità nazionale, siano stati anch’essi, storicamente, legati al fascismo. La Spagna con il caudillo Franco e la Grecia, in anni più recenti, con il regime dei colonnelli. Riflettiamo un poco, senza un minimo di serietà e rispetto nei reciproci rapporti, l’amicizia tra i popoli è solo una chimera inafferrabile. In Italia è stato superato il limite tollerabile e continuare a costruire falsità fondate su improbabili complottismi internazionali per non rispondere delle proprie responsabilità, non solo non serve a niente, ma può essere controproducente e pericolosissimo. Inoltre, questi governanti che ben conoscono la verità ma si rifiutano di ammetterla e continuano a smantellare la pubblica amministrazione cioè l’ossatura stessa dello Stato per potersi appropriare di sempre maggiori risorse finanziarie da destinare ai propri privati interessi, stanno ponendo i presupposti per uno scollamento istituzionale foriero di terribili eventi. Lo Stato sarà ingovernabile senza una struttura amministrativa efficiente, essendo sempre maggiori le probabilità che lo Stato piombi in una situazione di caos ingestibile. In simili condizioni, con il crescere delle ostilità internazionali, per la presenza di un personaggio inviso come Berlusconi, amato però svisceratamente dal popolo italiano per i motivi già esposti e l’assodata indisponibilità a mettere ordine nei conti pubblici, la penisola sarà facile preda di eserciti stranieri in cerca di territori da colonizzare militarmente.